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Perché scegliere l’ora alternativa all’insegnamento della religione

Non sei interessato all’ora di religione? Non scegliere di uscire dalla scuola. Scegli comunque un’ora di scuola.

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@bceclect17 via Twenty20

Non sei interessato all’ora di religione cattolica? oppure sei minorenne e la tua famiglia non ti permette di frequentarla? che cosa fare?

Sembrerà strano, detto da un professore di Religione, ma la mia proposta è di seguire l’ora alternativa.

Non scegliere di non stare a scuola. Scegli un’ora di scuola.

Il mio invito ovviamente è rivolto anche a tutte le famiglie interessate. Se siete genitori e mi state leggendo e, soprattutto, non volete che i vostri figli seguano l’insegnamento della religione cattolica, iscriveteli immediatamente, senza esitazione, all’ora alternativa. Ovviamente, dopo aver concordato la cosa con i vostri ragazzi e le vostre ragazze, se in età di poter decidere da sé. Anche se in qualche scuola non dovessero ancora essere adeguatamente organizzati, la vostra richiesta sarà un incentivo per farlo per bene e per tempo. Anzi, secondo me, la presenza dell’offerta di un’ora alternativa è, di fatto, un indice di qualità da tenere in considerazione sin da quando si tratta di ponderare a quale istituzione scolastica affidare i figli.

Qualcuno pensa – e ci sarebbero anche buoni motivi per sospettarlo – che gli insegnanti di religione si sentano in concorrenza con gli insegnamenti alternativi all’ora di religione. Invece, di fatto, chi frequenta la scuola sa già che non è così. La legge, infatti, tutela ambedue le scelte.

Gli insegnanti stessi di religione, me compreso, sono a favore di un insegnamento alternativo e di buona qualità per chi, per qualunque ragione, non abbia intenzione di seguire l’ora di religione.

Dato che a volte si preferisce non fare né l’una né l’altra, voglio presentarvi almeno sei motivi per scegliere l’ora alternativa, proprio questa “benedetta” ora alternativa. E le virgolette non sono ironiche.

Primo motivo: chi la sceglie, segue comunque una materia in più, con tutti i vantaggi che questo comporta, anche dal punto di vista del curriculum scolastico e della valutazione dei crediti in sede di consiglio di classe. Un docente in più che ti segue ed esprime un’opinione su di te è meglio. Non ha senso seguire l’ora di religione solo per i crediti. Gli stessi crediti si ottengono con la materia alternativa.

Secondo motivo: una materia alternativa alla religione, se ben fatta, può dare un contributo importante alla tua crescita personale. “Più scuola” è sempre meglio che “meno scuola”. Perché più istruzione è sempre meglio di meno istruzione. È una matematica semplice. Perciò non è bene essere pigri, accontentandosi di entrare dopo, uscire prima, o di parcheggiarsi da qualche parte.

Terzo. Per legge, la scuola deve offrire una materia che sia fuori dal percorso di indirizzo. Per esempio, se fai lo scientifico non è previsto l’insegnamento di legge o di economia, e queste due materie sono un’ottima alternativa alla religione cattolica. Oppure può trattarsi di etica, morale, o di qualunque altra materia che non sia prevista nel tuo curriculum di studi. Ho sentito di scuole che hanno proposto come materia alternativa l’educazione ai diritti umani. Si tratta di una buona idea, a mio parere. Perché proposte come questa, se presentate con competenza, non possono che aiutarti ad aprire la mente e a darti una visione d’insieme, una prospettiva, che ti aiuta a mettere insieme ciò che studi anche in altre materie.

Quarto. Non sei costretto a vagare per i corridoi della scuola. Non bisogna sottovalutare questo aspetto. La legge non obbliga né a seguire l’insegnamento della religione cattolica, né a frequentare l’insegnamento della materia alternativa, ma avrebbe l’obbligo di provvedere in ogni caso ad ambienti per lo studio personale o assistito. Spesso però questo, per mille motivi, spesso organizzativi o logistici, non avviene, e gli studenti finiscono per vagare nel cortile o pascolare al bar. Non è una cosa buona, né per gli studenti né per la scuola.

Quinto motivo. Se puoi scegliere tra qualcosa e nulla, secondo me è sempre meglio scegliere qualcosa. Più ragazzi o ragazze sceglieranno la materia alternativa, meglio le scuole si sapranno organizzare per offrire una scelta seria.

Sesto e ultimo motivo (almeno per me, se conoscete altre buone ragioni, aggiungetele ai commenti): sia che tu sia credente, non credente, credente di un’altra religione o appartenga a una famiglia per qualunque motivo ostile all’insegnamento della religione cattolica, un’ora alternativa in cui si offra una materia che offra un dialogo costruttivo con l’insegnante e che contribuisca allo spirito critico e alla fondazione morale della persona, credo che sia non solo auspicabile, ma persino necessaria. Non negarti questa possibilità.

Ovviamente, quello che sostengo qui non è vangelo – scusate la metafora religiosa – perciò apro la questione al dibattito.

Bella a tutti!

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Autore: Gianmario Pagano

Scrittore, autore, sceneggiatore, insegnante, prete romano.

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