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Il palazzo della memoria: il metodo – sicuro – per ricordare qualsiasi cosa

Esiste un metodo infallibile e molto antico per memorizzare tutto, persino ciò che non ci interessa. Utilissimo per esami e interrogazioni. Provare per credere.

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@cheesetime via Twenty20

La capacità di ricordare molte informazioni non manca a nessuno. Tutto dipende infatti da quanto le cose da ricordare hanno effettiva importanza per noi e da quanto sono capaci di suscitarci emozioni.

Ora però molti mi hanno domandato come si fa a ricordare invece le cose noiose. Questo perché, per quanto sia grande la nostra passione per una materia, dovremo sempre superare esami o interrogazioni o, in generale, delle prove, nelle quali saremo costretti a cercare di ricordare molte informazioni monotone e poco coinvolgenti.

Esiste un sistema molto efficace e anche molto conosciuto. Faccio questo video per chi non ne ha mai sentito parlare. Viviamolo come un esperimento pratico, che possiamo fare immediatamente, in tempo reale.

Prendiamo dunque un elenco di parole a caso:

  • Portafoglio
  • Serpente
  • Cacciavite
  • Cocomero
  • Batteria
  • Libro
  • Chitarra
  • Capra
  • Specchio
  • Cisterna

Ve le ricordate? Sapreste già dirmele in ordine senza rileggere? Se siete persone normali, ovviamente no.

Allora, vi garantisco che alla fine del video – o quando avrete finito di leggere queste righe -, ve le ricorderete tutte. Le saprete dire non solo in ordine, ma in qualsiasi ordine, anche in ordine inverso. E saprete anche numerarle, cioè dire in quale numero d’ordine si trovano, se ve ne indico una a caso.

Ok. Proviamo insieme.

Immaginate di essere in casa vostra.

Pensate a percorso a tappe nei vari ambienti della vostra casa. Un percorso comune, che fate magari tutti i giorni. Vi aiuto io. Seguitemi.

Partite dalla camera da letto, entrate in bagno, poi passate dal corridoio ed entrate in soggiorno, dal soggiorno entrate in cucina, poi all’ingresso, davanti alla porta di casa. Usciti dalla porta di casa e vi trovate sulle scale, oppure sul giardino – dipende da come è fatta la vostra casa – e da lì passate dal cancello o dal portone di condominio e arrivate fino alla strada. Un percorso comune, che fate tutti i giorni. Mettete in pausa il video, oppure smettete di leggere per un momento, chiedete gli occhi, e ripensate attentamente a questi passaggi.

Non è un esperimento di memoria, ma di immaginazione. Non dovete cercare di ricordare, ma di immaginare, di dipingere con la mente le cose. Dovete usare solo la fantasia. Nell’immaginare, usate tutti i sensi: il tatto, l’odorato, la vista, il suono, il gusto. Usate anche il movimento, l’esagerazione, il senso dell’umorismo, le cose che vi piacciono, le vostre passioni.

Pronti? Cominciamo. Funziona anche meglio se chiudete gli occhi e ascoltate il video. Se volete, potete metterlo in pausa ogni tanto.

Vi svegliate e siete sul vostro letto. Nella vostra stanza da letto. Pensate bene a dove vi trovate. Sul comodino, accanto a voi, c’è un portafogli. Pensate alla posizione nello spazio del portafogli, alla sua forma, al suo aspetto. È accanto alla sveglia? Di che colore è? Aperto? Chiuso? È pieno o è vuoto? È di cuoio? Odora? Fa piacere avere un portafoglio pieno zeppo di soldi, che traboccano fuori. Se vi piace così, immaginatelo così, non vi costa nulla.

Ora vi alzate e siete in bagno. State per entrare nel vano doccia, lì dovete però fare un salto indietro. C’è un serpente. Tutti hanno paura dei serpenti, figuriamoci a trovarne uno proprio lì. Che serpente è? Un serpente a sonagli? Un cobra che salta per mordervi, o un grosso boa pacioccone che vuole solo stritolarvi lentamente? Non importa, fate voi. Usate, come vi ho detto, l’immaginazione.

Uscite dal bagno, magari ancora spaventati e notate, nel corridoio, lì davanti a voi un grosso cacciavite. Pensate e, soprattutto, create con il pensiero: chi lo ha lasciato lì? Perché? Nel dipingervi il cacciavite, potete divertirvi ed esagerare. Magari è gigantesco, sospeso nel vuoto, col manico bello colorato. Come in un videogioco. Girategli intorno. Guardatelo da varie angolazioni. Ora lasciatelo lì ed entrate nel soggiorno.

Ecco al centro, sul tavolo, su vassoio, un c’è grosso cocomero. Com’è? Grande? Piccolo? Già tagliato o ancora intero? Dipingetelo nella mente con tutti i suoi dettagli. Usate i sensi. Magari avete fame, o sete, avete voglia di qualcosa di fresco e ne prendete una fetta. Com’è? È rosso e dolce, oppure è insipido e con troppi semi? Non importa. È sempre un cocomero. Continuate, così, a usare tutti i vostri sensi. A farvi il vostro film.

Vi voltate e, sull’angolo opposto del soggiorno, vedete una batteria. Proprio una batteria per complesso rock, con tanto di tamburo, piatti e bacchette. Immaginate sul tamburo grande un grosso numero cinque. Continuate a disegnarlo nella vostra mente. Pensate al font, al colore, alla dimensione, alla decorazione. Magari è il nome del complesso. La batteria di un gruppo che si chiama “i 5”. Suonate la batteria, fate un po’ di casino. Immaginate il suono. Prima di procedere oltre, date un ultimo sguardo al numero cinque.

Ora entrate in cucina. Sul tavolino della cucina o sul piano per cucinare, trovate un libro. Forse è un libro di ricette. Sfogliatelo o, come fanno gli amanti dei libri, magari annusatelo. È nuovo di stampa? È vecchio, molto usato? Magari sulla copertina c’è la foto del vostro chef preferito. Oppure è il manuale delle giovani marmotte. Non importa. Immaginate e dipingete nella mente dettagli che vi danno sensazioni ed emozioni.

Da lì avviatevi all’ingresso. Trovate una chitarra. Forse è dello stesso gruppo che ha lasciato la batteria. O forse è la vostra chitarra. Oppure, lì, all’ingresso di casa, c’è ad aspettarvi Jimmy Hendrix che suona il vostro brano preferito. Ma va bene, se preferite, Gigi d’Alessio, tanto i gusti sono i vostri. Fatevi una risata. Anche tu, Gigi, non te la prendere…

Lasciato Gigi, siete sulle scale, oppure in giardino. Ci trovate, stupiti, una capra. Che tenera! Accarezzatela, se volete. È bella, tutta fiera e tranquilla. Sta masticando. Magari mangia la pianta del pianerottolo o l’erba del vostro giardino.

Uscite e siete sulle scale o al vostro portone di casa o al cancello, dipende da come è fatta la vostra casa. Degli operai stanno trasportando uno specchio! Oppure, forse, è già stato lasciato lì da qualcuno. Che cosa ci vedete? Voi stessi? Un’altra persona? Lo specchio come è fatto? È deformante? ha una cornice? È piccolo o grande? O è ancora imballato e la carta un po’ strappata vi permette di vedere un poco del suo riflesso? Di nuovo, usate la fantasia senza freni e senza pensare alla logica. Cercate solo di continuare a farvi un film tutto vostro.

Ora siete usciti e siete sulla strada davanti casa. C’è un grosso camion cisterna. La cisterna è enorme. È colorata? Scegliete un colore. Oppure no. Trasporta latte? Benzina? Acqua? Il camion cisterna, comunque, è fermo lì. Oppure vi passa accanto e vi fa il bagno sollevando l’acqua di una pozzanghera e facendovi arrabbiare. Immaginate. La fantasia è la vostra onnipotenza. Vi muovete nel vostro mondo.

Ora ripensate bene a tutto il percorso. Rifatelo nella mente. Concentratevi.

Se lo avete fatto con attenzione. Potete elencare tutti gli oggetti. Cosa c’era sul comodino? E nel vano della doccia? Che cosa vi siete trovati davanti quando siete usciti dal bagno? Cosa c’era al centro del soggiorno? E poi nell’angolo opposto quando vi siete voltati? C’era un oggetto con un numero? Poi in cucina? E chi vi aspettava davanti alla porta di casa prima di uscire e che cosa suonava? Appena usciti, sul pianerottolo o in giardino, che cosa c’era? Sulle scale o davanti al portone? E infine sulla strada? Se mi avete seguito, credo che ricorderete tutti gli oggetti.

Ora tornate indietro. Procedete al contrario: cisterna, specchio, capra, chitarra, libro, batteria, cocomero, cacciavite, serpente, portafogli. Che numero aveva il tamburo della batteria? Cinque. Era il quinto oggetto. Qual è il settimo? Semplice. La chitarra. Dato che avete visualizzato il percorso e sapete che la batteria è a metà, potete contare facilmente dalla batteria a tutti gli oggetti intermedi in avanti o indietro. Potete numerarli tutti perché li avete ordinati con il percorso.

Se non siete riusciti al primo tentativo, riprovate e rigirate il vostro film, in modo magari ancora più colorito e divertente, ricco di dettagli che suscitino in voi un’emozione o che abbiano importanza per voi. Provate a riascoltare il video a occhi chiusi, mettendo in pausa quando volete. L’importante è che a ogni tappa del percorso corrisponda qualcosa che volete ricordare. Vedrete che funziona!

Questo sistema per ricordare elenchi di cose difficili da tenere a mente era conosciuto già nell’antica Roma e si chiama tecnica dei “loci” (cioè dei luoghi) o palazzo della memoria. Con un po’ di esercizio potete estenderlo a centinaia di oggetti. Gli oggetti e le immagini a loro volta possono essere usati per dipingere concetti astratti. È una tecnica che sfrutta tre chiavi della memoria: l’associazione, l’immaginazione e la collocazione nello spazio. Oggi sappiamo che il percorso e i dettagli della fantasia attivano varie aree del vostro cervello per immagazzinare informazioni anche a lungo termine. È di sicuro molto più efficace che ripetere in continuazione.

Richiede solo una capacità che stiamo, purtroppo, perdendo un po’ tutti: la concentrazione. Usare il metodo, però, può aiutarci anche ritrovare la concentrazione, insieme alla memoria. Esercitando l’una, eserciterete anche l’altra.

Provate e fatemi sapere. Tentar non nuoce. Se volete approfondire, trovate molto materiale su internet. Per cominciare, date un’occhiata alla voce “mnemotecnica” su Wikipedia.

Bella a tutti!

PS: l’esempio è tratto dal libro che indico sotto, del quale, perciò, sono debitore. Lo consiglio vivamente. Se lo acquistate a questo link (o acquistate qualunque libro dello stesso autore, ugualmente consigliato) contribuite anche a sostenere il blog.

Per approfondire:

In Italiano forse uno dei libri migliori è invece questo:

Autore: Gianmario Pagano

Scrittore, autore, sceneggiatore, insegnante, prete romano.

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